lunedì 5 aprile 2021

LO SAI.?

 lo sai che a volte ti penso..? 

il vento non scuote più gli alberi... 

non c'è più il cielo..... 

io aspetto.... 

ma non so cosa.... 

guardando da una finestra che ho disegnato sul muro......

lì fuori ci sono solo i miei pensieri... 

passeggiano inquieti... 

eppure.... 

lo sai..? 

a volte ti penso....


domenica 3 gennaio 2021

FUTURO ANTERIORE 5



poi... 

poi.... 

non ricordo come successe ma ci ritrovammo saturi di pensieri e desideri altrui, che credevamo nostri, inoculateci con grande maestria, sfruttando la nostra ingenuità ... 


così iniziammo a generare energia per altri, a realizzare desideri a noi estranei e a produrre idee totalmente aliene alla nostra mente..... 

e gli umani non furono più esseri magici, ma meri ingranaggi di un'enorme macchina biologica, che serviva solo ad alimentare sè stessa.. 


ora sono qui, passato presente e futuro mi stanno danzando attorno,  e mi stanno tornando voglie strane e antiche...

la mia mente non sa che pensare, e se pensare, ma le mie mani già disegnano e scrivono sui vecchi muri scrostati, il racconto  di un futuro che è già stato in un tempo che non ricordo. ...



FUTURO ANTERIORE 4

lo


ricordo solo ora, quel futuro: era un grande lago ghiacciato, che attendeva il disgelo, per congiungersi col mare....

e, come allora mi ritrovai a camminare sulla sua superficie di cristallo, guardando con avidità brani di vita e opere, idee abbozzate e giorni di sole, piogge torrenziali e racconti del vento....

ma poi...

già, poi.... 


vagando di nuovo sul lago del futuro, ricordai come, a quel tempo, la mente di noi umani, possedesse due binari: uno per  pensieri che necessitavano al vivere normale e uno, più piccolo e parallelo, per  pensieri con i quali costruivamo la vita che doveva venire.. 

su quel piccolo, secondo binario danzavano i nostri desideri, e i sogni ad occhi aperti correrevano paralleli alla realtà, da questa assorbendo l'energia per svilupparsi.... 

il futuro stava prendendo forma e colore, se ne poteva sentire il profumo, la melodia, la vibrazione ma poi.... 





FUTURO ANTERIORE 3

entrai, e feci lentamente il giro delle stanze polverose: le pareti erano piene di muffa e l'erba bucava i pavimenti, ma era sempre casa mia....

arrivai al soggiorno inondato dal sole che creava col pulviscolo granelli d'oro, danzanti nella luce: volute, e spirali e disegni, che il mio essere ricordava, ma che la mente ancora non capiva, si rincorrevano su muri e specchi anneriti....

un tornado di pensieri ed emozioni mi avvolse, per portarmi

roteando su di un vecchio divano polveroso e, improvvisamente, sentii risuonare  la voce di mio padre, come fosse rimasta lì, ad aspettarmi: fra 10 o 15 anni non dovremo più lavorare perché faranno tutto le macchine; noi saremo impegnati un giorno, o forse 2 alla settimana, per farle funzionare, il resto del tempo lo useremo per i nostri hobby, l'arte, la crescita interiore... 

ascoltavo e, come allora, vidi un futuro meraviglioso passarmi davanti come un magnifico film. ... 




FUTURO ANTERIORE 2

improvvisamente, dopo non so quanto tempo di oblio totale, iniziarono le esplosioni... 

alla prima corsi fuori, senza pensare... e dentro me ricordi e pensieri iniziarono di nuovo a gorgogliare, ribollire ed esondare: sapevo di un passaggio per la città morta, a ridosso della new town, lo imboccai senza pensare a nulla e arrivai sul viale che porta a quella che fu casa mia.... 

le pietre del lastricato erano crepate, spezzate da piante che reclamavano il proprio territorio, con la prepotenza della vita... . 

al tempo sarebbero state  rimosse, come erbacce ma, ora, erano meraviglie fiorite... 

attraversai il giardino di casa mia, dove rovi e rose si intrecciavano con un ritmo quasi musicale e, mentre la sinfonia della vita riiniziava a fluire un me, arrivai alla porta... . 



FUTURO ANTERIORE


sono qui, ai confini della città morta..... 
con occhi attoniti guardo le macchine coltivatrici ferme e le fabbriche silenziose....
osservando bene, nella bruma del mattino, si intravedono in lontananza altri agglomerati urbani, totalmente senza energia, come il mio....
si sentono solo urla  ovattate, per la distanza...... e posso immaginare chi urla: quei pochi che erano collegati nel momento di crisi del sistema....

i ricordi ribollono dentro me: avevo camminato, nei miei anni, di speranza in speranza come quando passi di sasso in sasso, per attraversare un torrente... 

ora  vorrei, ma non riesco proprio, ricordare quando tutto iniziò, ho presente solo il momento in cui entrammo nelle nuove unità abitative: 4 pareti schermo e poco altro, una mansione semplice assegnata ad ognuno di noi, il pensiero assente .. .. 
e, in quel momento, finirono pure i contatti fra individui.... 

però pensieri e desideri ancora si agitavano e creavano di continuo nuovi sassi, ma quel il torrente non finiva mai... 
non so se per illusione o disperazione, vedevo sempre la sponda da raggiungere, anche se ogni giorno più sfocata, e i sassi più traballanti e il fiume più rabbioso.... 
così per delusione, o stanchezza, la mia mente si acquietò, e continuai a vivere per inerzia... 

venerdì 17 aprile 2020

CAMMINANDO

camminando fra i morti pernsieri
camminando fra quello che vedi...

Il ritornello mi tormentava
occupando tutto il mio orizzonte...

e cosa vedo, mi chiedevo...
un mondo morto, mi rispondevo...

camminando fra i sogni di ieri
camminando fra quello che vedi...

e cosa vedo, ancora mi chiedevo..
non ricordo più i sogni mi rispondevo....

camminando guardavo il mondo
camminando giravo in tondo...

guardavo i resti di un mondo morto....
dissolto.... 
ma nessuno s'era accorto....

poi dei fiori
bucando la terra
iniziarono a urlare come fossero in guerra...

inondarono rovine 
e le cose morte 
perdute
abbandonate....
gridando la vita, nelle strade scordate...

gridavano e sbocciavano invadendo i selciati.. 
coprendo i resti negli slarghi assolati.... 

camminando fra pensieri di ieri
camminando tra fiori guerrieri danzando i silenzi 
di tempeste forieri...